l'attimo è il mio infinito

[manfredonia]

O l'attimo è il mio infinito pensare di te sboccia un suono campanule e giacinti
| anemoni e primule
un alluvione in me da te riflesso questo borgo-stuello tardo amo un fantasma
| miserrimo io

sospetto profumo m'affascina dipendere da te non m'inonda amore
oh le mie ali ermes ai piedi stuzzica sono impegni calzari ai tuoi voli felicitÃ**** sta nell'esserti
| fedele

tue spionate m’inabissano non ti tradisco dai naufragi saziami dell’immenso
| tuo seno vivo nella glittica pioggia scroscia polvere stella non il mio ventre
| languisce in fiori d’attesa glassano tuoi tradimenti glauco sarò in te
| finché sfratto avrò
e se l'indosserò mi incatenerò al ceppo per respirare il meglio giacere lacustri
| tuoi voli

ruota vìola mio vivere il sole si svena e globulo ticlopidinico da rozza mano
| sapeva deboli radici
per gettare gocce sul capo nel nuovo battesimo vele vivi all'estate del respiro
| comunque rimuovo nei tuoi occhi pagliuzze il fermo pensare peònia
| sarchio orto garza l'innaffio coi magoni al
| telefono inventariati

anche tu hai rimesso la falsa storia nelle strane rughe trascino nella gola una
| soma m'è stata impostata
il volto di te lo reggo nel petto altre cose le lascio ai falsi d’autore i peggiori
| umori insediano il tuo essere presente

non dirgli dei tuoi sommoventi interni moti riecheggiano singhiozzi di basse maree
in me le disidratate come granchio scava rifugio mobile soffitto intendo mio
| vivo in te tutta mi appare ferita la finestra tutta
| articolami dolcezze perché io possa riempirti nei pensieri il creare
| nella grazia il mare ha scavato il tempo


il natale passato mi ha regalato una pietra l'ho vissuta come cuscino delle tue parole