Forum ITALIANISTICA TUNISIA ITALIA

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18-06-08, 23:09   #1
dolcenera

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Lightbulb Musei ---> TUNISIA (المتحف الوطني بباردو)

Museo del Bardo -Tunisi



Il Museo istituito nel 1882.è ospitato in un antico palazzo del XIII secolo, residenza, in passato dei Beys (re) della Tunisia.
Le opere d'arte sono state disposte per periodo d'appartenenza storica. E' senza dubbio il periodo romano (con i suoi splendidi mosaici) il più ricco e il più rappresentato.
La ricchezza di queste rappresentazioni, è testimonianza della prosperitÃ**** della Tunisia in epoca romana.

ll museo del Bardo, situato in una sede prestigiosa, è indiscutibilmente uno dei musei archeologici più affascinanti grazie alla sua famosa collezione di mosaici romani. La creazione di un museo nazionale tunisino è legata al contesto della prima metÃ**** del XIX secolo, quando si sviluppò l'attivitÃ**** archeologica in Tunisia, in particolare sui siti di Cartagine e di Utica. Nel 1884 Xavier de Charmes incaricato del progetto, scelse un’ala abbandonata del lussuoso palazzo di Mhamed Bey el Baii, situato nella localitÃ**** del Bardo, residenza reale dal XVIII secolo.
I lavori di restauro e sistemazione delle sale si protrassero fino al 1888, anno in cui il museo, battezzato Alaoui dal nome del sovrano regnante Alì Bey, fu inaugurato. Un secolo dopo, con il nome di museo nazionale del Bardo, esso diventò per il patrimonio culturale tunisino lo scrigno in cui sono custodite le testimonianze delle civiltÃ**** che si sono succedute nel Paese dalla Preistoria ai tempi moderni.
L'edificio che ospita le collezioni è considerato un capolavoro dell'architettura palaziale d'epoca ottomana dove coesistono le tradizioni architettoniche ispano-moresche e le decorazioni di stile italianizzante, riflesso di un’epoca eclettica che vede la Tunisia aperta al mondo esterno sia sul piano culturale, sia sul piano politico.
L’esposizione di oltre seimila oggetti, ripartiti in cinque dipartimenti, segue criteri cronologici (Preistoria, Periodo punico, Epoca romana, Fase cristiana e vandalo-bizantina, Periodo arabo-islamico dal Medioevo ai tempi moderni).

Il museo è noto soprattutto per la sua famosa collezione di mosaici, una delle più ricche al mondo, e per il suo dipartimento di archeologia sottomarina, frutto di ricerche effettuate al largo di Mahdia, dove è stato ritrovato un prezioso carico di oggetti greci di epoca ellenistica, destinati ai collezionisti romani di epoca repubblicana.
Negli ultimi anni le collezioni del Bardo sono state ampliate in seguito all’arrivo di molti reperti provenienti dai luoghi originari e dagli scavi moderni.
Recentemente è stato allestito un progetto di rinnovamento allo scopo di arricchire le esposizioni e dotarle di innovazioni tecniche adatte a valorizzarne le collezioni.


---> Aperto tutti i giorni tranne il lunedì: 9.30-16.30 (inverno); 9.00-18.00 (estate).



bardo.jpg (65.1 , )
bardo doc.jpg (57.4 , )

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18-06-08, 23:23   #2
dolcenera

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Potreste anche consultare il sito ITALIANISTICA-TUNISIA

Ecco il link:

http://www.italianistica-tunisia.com...deodirectlink/

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19-06-08, 14:51   #3
mehditaly

Italianistica Tunisia
 
 
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Ciao Dolce
Grazie mille per questo interessantissimo soggetto

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19-06-08, 17:51   #4
dolcenera

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I mosaici

I mosaici (Bardo)



I mosaici ricoprono tutte le pareti, creando un effetto affresco, e i pavimenti, che appaiono come il loro sito originario.
La policromia delle raffigurazioni si è mantenuta in uno stato eccezionale e la ricomposizione dei mosaici è avvenuta in maniera impeccabile.
Tra i mosaici esposti alcuni si evidenziano per la loro bellezza oltre che per la fantasiosa narrazione mentre altri richiamano personaggi noti.
I soggetti prevalenti sono le storie mitologiche, le divinitÃ****, gli eroi, gli animali e le scene di vita quotidiana che immergono nell'atmosfera dell'epoca. In alcuni la prospettiva, usata in maniera sapiente, esalta la figura, mentre in altri, di particolare grandezza, l'azione si sviluppa in sequenze quasi cinematografiche.
Il Mosaico di Virgilio, a cui è intitolata una sala, raffigura il poeta seduto, con l'Eneide in mano, tra Clio e Melpomene.

Si tratta di un mosaico molto bello e particolarmente interessante per la sua valenza storico-letteraria.
Un altro mosaico molto significativo, anche sotto l'aspetto Letterario, è quello di Ulisse incatenato che ascolta le sirene, mentre di particolare bellezza sono i mosaici dei trionfi di Nettuno e quelli di Venere.








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19-06-08, 18:40   #5
lucy44

Poetessa
 
 
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questi mosaici sono bellissimi ....grazie dolce... per averci dato la possibilita' di ammirarli
20-06-08, 13:25   #6
dolcenera

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Figurati Lucy!!

Infatti la collezione più importante del museo è costituita dalla enorme quantitÃ**** di mosaici romani del II-IV secolo, tutti di eccezionale fattura e conservazione, che in definitiva simbolizzano il museo stesso.
Le migliaia di metri quadrati di mosaici finiscono per oscurare le altre opere, alcune delle quali, specialmente tra le scultoree, di particolare bellezza, e distraggono il visitatore dai reperti punici e dalle sale arabo-islamiche, altrettanto importanti sotto l'aspetto storico.

Auguro a tutti di andare a visitarlo questo museo!

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20-06-08, 13:52   #7
dolcenera

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Mosaico con figure di xenia





Provenienza: Thysidrus (El Djem)
Periodo: III sec. d.C.

Questo mosaico proviene dal un triclinio di una sontuosa casa privata. E' costituito da pannelli quadrangolari con figure di xenia, cioè doni di ospitalitÃ****, quali frutta, verdura e selvaggina. Alcuni pannelli raffigurano intrattenimenti per gli ospiti, come ad esempio il gioco dei dadi e i giochi dell'anfiteatro (qui rappresentati da animali feroci).


Dominus Julius




Provenienza:
Cartagine
Periodo: IV sec. d.C.

Questo è forse uno dei mosaici più celebri del museo. Proviene da una villa di Cartagine ed è una bella testimonianza della vita quotidiana nelle grandi tenute agricole. Al centro troviamo la villa fortificata e alla sua sinistra il dominus che si appresta ad andare a caccia. Nella parte superiore si vede la raffiguazione delle attivitÃ**** invernali ed estive, mentre nella parte inferiore troviamo i simboli della primavera (servo che porge dei fiori alla signora) e dell'autunno (servo con una cesta piena d'uva).



Ulisse e le Sirene





Provenienza:
Dougga
Periodo: III sec. d.C.

Questo è un altro bellissimo mosaico con tema mitologico. Vi è raffigurato l'episodio di Ulisse e delle Sirene: al centro si vede Ulisse legato all'albero della nave per non farsi irretire dal canto delle Sirene. A destra troviamo le Sirene, metÃ**** donna e metÃ**** uccello. A sinistra un pescatore sulla sua imbarcazione, mentre regge un'aragosta.


Questo mosaico proviene dalla "casa di Dioniso e Ulisse", così chiamata proprio per i mosaici che vi sono stati rinvenuti.


Trionfo di Nettuno






Provenienza:La Chebba
Periodo: II sec. d.C.

Anche questo mosaico è molto famoso. Al centro della composizine si trova Nettuno, accompagnato da un Tritone e da una Nereide. Agli angoli sono raffigurate le Quattro Stagioni, accompagnate ciascuna da un animale e da un'attivitÃ**** stagionale (la raccolta dei fiori, la mietitura, la vendemmia e la raccolta delle olive). Ogni Stagione è racchiusa in un ovale disegnato con gli elementi vegetali propri, per rafforzarne la simbologia.

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26-06-08, 17:08   #8
dolcenera

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Museo di El Jem



Il museo di EL Jem, completato ed aperto al pubblico in 1970, si compone di tre grandi stanze e di una zona di ricevimento.
Nelle tre stanze sono esposte sculture realizzate in marmo, cristalleria (tazze, calici, bottiglie) ceramiche, lampade romane di terra di cotta, monete, oggetti di metallo. Il tesoro principale del museo di EL Jem è, tuttavia, l' impressionante collezione di mosaici, molti dei quali ritrovati nelle ville locali
I motivi geometrici, i fiori e le scene figurate stupiscono il visitatore per la naturalezza della rappresentazione e per l'abilitÃ**** con cui sono stati eseguiti: Orpheus che affascina gli animali con la sua musica; il trionfo di Bacco; lo spirito dell'anno; le quattro stagioni; sono solo alcuni di quelli che si possono apprezzare in questo museo. Il museo attualmente stÃ**** estendendosi per accogliere i molti mosaici che sono stati scoperti recentemente, così come tantissimi oggetti prodotti dagli artigiani di Thysdrus.

STORIA

La cittÃ**** romana di Thysdrus venne realizzata su un insediamento cartaginese pre-esistente e conobbe un periodo di grande prosperitÃ**** sotto l'imperatore Adriano tra il 117 ed 138 d.C.., quando fu un grande centro di commercio di olio di oliva. Ai tempi di Giulio Cesare, non era che una borgata. Ma in due secoli, Thysdrus divenne una delle piu' ricche localita' della provincia, non esitando gareggiare con Hadrumete (Sousse), la seconda localita' per importanza dopo la capitale Cartagine, proprio a causa della commercializzazione del suo olio.Situata ad una quarantina di chilometri dalla costa, Thysdrus era in effetti il nodo di una rete di strade a stella, che recavano le ricchezze della Tunisia Centrale in direzione dei porti romani e trasferivano i prodotti importanti verso l'interno. Questa posizione privilegiata ne aveva fatto un grande mercato ove si accumulava la produzione agricola. In tal modo, grandi commercianti e ricchi uomini d'affari africani o romani si ritrovavano in un serrato mercato. Nel 238 d.C. l'imperatore Massimino di Tracia spremera' la provincia d'Africa per riempire i suoi forzieri vuoti per una crisi. Colpita nel vivo, Thysdrus si mise a capo della rivolta. L'imperatore lascio' che le sue truppe schiacciassero le milizie locali e si ritorcessero duramente sulla citta'. In seguito, ci fu il declino lento ma inesorabile, ed El Djem entro' nella leggenda con l'eroina berbera "La Kahena", che lottava alla fine del Vll secolo contro i Musulmani, allora sopraggiunti, essa si sarebbe rifugiata nell'anfiteatro trasformato in cittadella. In seguito, a partire dal Xlll secolo, ad ogni rivolta, l'enorme muraglia servi' da rifugio a coloro che si eressero contro l'autorita' stabilita. Per sedare la ribellione e ridurre alla merce' gli insorti, fu presa infine una soluzione: smantellare la fortezza almeno parzialmente, cio' che fu fatto a colpi di cannone. In rovina ed esangue, El Djem non e' stata piu', fino a questi ultimi decenni, che un umile villaggio rannicchiato ai piedi di rovine orgogliose, finche' la spinta demografica unita alla trasformazione della societa', ha offerto un nuovo impulso all'assetto urbano. La cittÃ**** è famosa per il suo anfiteatro, il terzo più grande nel mondo dopo quelli di Roma e di Capua.



El - Djem.jpg (11.7 , )

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30-06-08, 04:30   #9
mehditaly

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Sei eccezionale Dolcenera
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