Forum ITALIANISTICA TUNISIA ITALIA

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10-11-08, 19:38   #1
ilrediniente

Pilota Capitano
 
 
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Nov 2007
: cava dei tirreni
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: 1,608






Napoli

La cittÃ**** di Napoli domina l'omonimo golfo, circondata da luoghi meravigliosi quali il Vesuvio, la penisola sorrentina, le isole di Capri, Ischia e Procida, dai Campi Flegrei, da Pozzuoli, Pompei, Ercolano, Torre del Greco (la cittÃ**** dei fiori e del corallo).
Posta al centro del Mediterraneo, ha sempre svolto un ruolo fondamentale di collegamento tra culture diverse, ed ha visto nei secoli il succedersi di fasi storiche diverse, che hanno lasciato il segno sia nell'arte che nelle tradizioni e nell'indole stessa del popolo napoletano.
I Greci, i Romani, i Normanni, i Francesi, gli Spagnoli, gli Arabi. Una fusione di culture che fa di Napoli una cittÃ**** unica.
Noi vogliamo in questo topic raccontarla, cercando di postare elementi di storia, leggenda, mito, aneddoti, curiositÃ**** e quant'altro caratteristico di Napoli e i suoi dintorni.
I post degli utenti, che vogliano collaborare a questo lavoro, sono i benvenuti.

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Io che voglio andare tra la gente e poi mi trovo solo, io re di tutto e re di niente, io che so la mia incapacità ma vorrei fare tutto, io re di tutto e re di niente, io con i miei castelli in aria, io con i miei sogni. Re di me stesso.

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10-11-08, 21:33   #2
mehditaly

Italianistica Tunisia
 
 
:
Sep 2006
: sul web
: Uomo
: 5,753







Che bello leggere queste interessantissime informazioni sulla cittÃ**** di Napoli.

Mi dÃ**** proprio voglia di andare e visitarla al più presto possibile ...

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10-11-08, 21:47   #3
hanen

Pilota Maggiore
 
 
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Mar 2008
: Donna
: 2,218







grazie rediniente di aver introdotto questo interessantissimo topic per molti amanti della cultura italiana, specialmente quella meridionale.
Napoli è un centro d'interesse culturale, artistico,monumentale, essa si apre sul mare a forma d'anfiteatro....ma è anche un centro sportivo, no?!!! Forza Napoli

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Il mio messaggio è li sopra!!!!!!

10-11-08, 22:46   #4
ilrediniente

Pilota Capitano
 
 
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Nov 2007
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E' nel settimo secolo A.C. che nacque un piccolo villaggio sull'isolotto di Megaride, dove ora sorge il Castel Dell'Ovo.
Non era proprio una cittÃ****, ma più che altro era un punto di appoggio dei navigatori provenienti dall'isola greca di Rodi, per le loro lunghe imprese marinare e commerciali. La presenza dei Rodii è provata, tra l'altro, per il culto della sirena Partenope.
Successivamente i Greci della colonia di Cuma, a nord dell'odierna Napoli, si stanziarono prima a Pithecusa (Ischia) e poi sulla terra ferma a Dicearchia (Pozzuoli), e quindi sul colle di Pizzofalcone. Qui fondarono un centro abitato che comprendeva Megaride e, continuando la tradizione Rodia, lo chiamarono Partenope.
In seguito alle lotte con gli Etruschi, Partenope fu prima abbandonata dai Cumani e poi riconquistata: per cui ricostruirono la cittÃ**** spostandola un po' più in pianura e la chiamarono Neapolis (nea= nuova, polis=cittÃ****) e Partenope di contro prese il nome di Palepoli (cittÃ**** vecchia).

Nella foto l'isolotto di Megaride con Castel Dell'Ovo:

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15-11-08, 19:43   #5
ilrediniente

Pilota Capitano
 
 
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Nov 2007
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Neapolis ha la classica pianta tipica delle cittÃ**** greche: tre "decumani" (strade principali) con direzione est-ovest che si incrociano ad angolo retto con numerosi "cardi" (stradine molto più piccole) con direzione sud-nord.
Nonostante la successiva stratificazione urbanistica, ed il consecutivo sorgere di "diverse Napoli" (quella medievale o quella spagnola), la conformazione Greca del suo centro storico è ancora ben visibile, anzi può essere considerato uno dei "centri storici" aperti al pubblico più vasti d'Europa, un patrimonio artistico culturale che l'Unesco ha dichiarato "Patrimonio dell' UmanitÃ****".
Decumanus Superior, Decumanus Maior e Decumanus Inferior, intersecandosi con i vari "cardines", formano tuttora il vivacissimo e peculiare centro storico della cittÃ**** di Napoli.


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15-11-08, 20:22   #6
ilrediniente

Pilota Capitano
 
 
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Piazzetta Nilo

Da più di duemila anni esiste una piazza che ha mantenuto la medesima denominazione: Piazzetta Nilo.
Ossia da quando un considerevole numero di nativi di Alessandria D'Egitto si stabilirono in quella zona di Neapolis ed eressero così la statua del Nilo per ricordare la loro terra lontana.
Siamo nel cuore del centro antico e non a caso la piazza e la statua del Dio Nilo sono dette il "Corpo di Napoli".
La statua rappresenta un vecchio barbuto con una cornucopia (simbolo di abbondanza) nel braccio destro, il fianco appoggiato a una roccia e i piedi su una testa di coccodrillo.
La scultura ha subito nel corso dei millenni varie peripezie; malgrado tutto ciò, oggi la statua è ancora lì dove la vollero gli Egiziani più di duemila anni fa.

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17-11-08, 17:49   #7
ilrediniente

Pilota Capitano
 
 
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Verso il 400 A.C. Neapolis era al centro della guerra tra Cumani e Sanniti, che ebbero la meglio. Ma poi subentrarono i Romani, che nel 326 A.C. ne fecero una colonia romana alla fine delle Guerre Sannitiche. Con il console Quinto Publilio Filone, tramite il trattato Foedus Neapolitanum, Napoli divenne un ricco e potente centro commerciale, punto di riferimento di tutto il mediterraneo, mentre i territori del suo golfo erano mete di svago e di residenze estive per i nobili patrizi romani. Da Puteoli (Pozzuoli) a Sorrento, a Capri, a Ischia sorsero ville romane.
Verso il 90 A.C. la cittÃ**** risentì delle lotte fra Mario e Silla e tra Pompeo e Giulio Cesare, e cominciò il declino. Con Augusto Imperatore il tracollo fu totale, il terremoto del 62 D.C. e l'eruzione del Vesuvio del 79, che distrusse le cittÃ**** di Ercolano e di Pompei, completarono l'opera di annientamento economico-commerciale di tutta la zona.

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18-11-08, 14:28   #8
hanen

Pilota Maggiore
 
 
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Grazie RE per tutto quel che ci scrivi!
Queste informazioni sono interessantissime.

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18-11-08, 14:40   #9
mehditaly

Italianistica Tunisia
 
 
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Sep 2006
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Si è vero poi grazie a queste informazioni ho scoperto una forte similitudine nel nome di Napoli con la cittÃ**** di Nabeul nel Cap Bon tunisino.
Si chiamavano entrambi Neapolis (La nuova cittÃ****)

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20-11-08, 01:38   #10
ilrediniente

Pilota Capitano
 
 
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Nov 2007
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Pompei - L'ultimo respiro - 79 d.c.

Il mio nome è Taita, sono egiziano. Ho vissuto a Neapolis fino a qualche mese fa con i miei confratelli in un quartiere dove abbiamo eretto la statua al dio Nilo. Ma ora sono al servizio di un patrizio romano che ha una villa a Pompei, viene qui a passarci l'estate, e mi ha assoldato per le mie qualitÃ**** atletiche per farmi gareggiare nei giochi dell'arena contro altri schiavi di altri nobili romani: mettono scommesse su di noi! E' un gioco pericoloso, ma sto bene. Non mi manca nulla, sono libero di fare quello che voglio, e poi qui a Pompei le donne non mancano: ci sono i Lupanari e, anzi, sono loro, le donne, a pagarmi per un'ora del mio tempo.
Ieri, 24 agosto, faceva un caldo da morire, più degli altri anni, qui in Campania Felix, come chiamano questa regione i Romani. Si, qui è davvero una terra felice, fertile, ricca di bestiame e selvaggina, verde dovunque e vino a volontÃ****, posti bellissimi, il mare e le donne stupende.
C'è una cosa a cui, però, non mi abituerò mai: la terra trema!!!
Ieri, poi, tremava più del solito, e il caldo inizia giÃ**** nell'hora altera (prima delle 8 ), il terreno sembrava più caldo e le sorgenti sembravano essiccarsi, e la poca acqua che ne usciva era giallastra sapendo di zolfo.
Sembra che il Monte Vesuvio sia l'origine di questi terremoti, i tremori e i rombi, come di tuono, provengono da quella parte! Ma non sono uno studioso della natura, come Plinio il Vecchio e suo nipote Plinio il Giovane, che si trovano in questo momento a Capo Miseno con la flotta romana. Così subisco i terremoti senza farmi tante domande. Ma quando la terra trema forte non si riesce a stare in piedi.
Non avevo gare da disputare, ieri, avevo finito gli allenamenti giornalieri per mantenere il fisico sempre in forma, e stavo passeggiando con la mia amica Lostris sulla spiaggia; da lì guardiamo l'Isola di Capri, proprio di fronte a noi, ha la forma di una donna sdraiata; dicono che molti anni prima ci sia stato ad abitare l'imperatore Tiberio. A sinistra c'è Stabia, e a destra si susseguono lungo il golfo le cittÃ**** di Oplonti, Erculaneum, e più in lÃ**** si vede la cittÃ**** di Neapolis.
Lostris l'ho conosciuta qualche settimana fa: mi lasciava messaggi d'amore sui muri e io li lasciavo a lei. Alla fine ci siamo incontrati e perdutamente innamorati!
Eravamo abbracciati e ci stavamo baciando, quando iniziò la fine.
Un boato immenso coprì il suono delle onde del mare che improvvisamente si ritirò come risucchiato. Ci girammo entrambi verso la montagna, e vedemmo che dalla sommitÃ**** scaturiva una colonna di fumo e fiamme che arrivava ad un'altezza incredibile, forse 15 kilometri verso il cielo.
Istantaneamente cominciò una pioggia fittissima di cenere e lapilli, prima caldi poi addirittura incandescenti. Il sole fu immediatamente coperto da tutto quel fumo, che aprendosi ad ombrello prese ad oscurare completamente il giorno, divenne notte improvvisamente. E la terra tremava.
In cittÃ**** le fiamme degli incendi cominciavano a svilupparsi e in lontananza si sentivano grida di aiuto e di incitamento, c'era chi scappava e chi invece cercava di spegnere gli incendi tra la pioggia di fuoco. I crolli cominciavano a fare le prime vittime, mentre l'aria diventava via via irrespirabile. Tornammo verso la cittÃ**** per dare un aiuto, ma una fiumana di gente che fuggiva ce lo impediva. C'era gente che calpestava gli altri che cadevano e altri che si fermavano non avendo più la possibilitÃ**** di respirare, la cenere entrava dappertutto e soffocava le persone, che invano si coprivano le narici e la bocca. Tenevo Lostris per mano e la tiravo facendomi largo tra la folla che correva verso la Porta Marina. In lontananza si vedeva la montagna rossa di fuoco, e un fiume liquido di fiamme correva lungo il versante ovest verso la cittÃ**** di Oplonti, mentre ad Erculaneum c'erano incendi, si capiva che lÃ**** si stava vivendo la stessa sorte di Pompei.
La pioggia di lapilli si faceva più intensa, e la loro grandezza stava crescendo, massi grossi come angurie di fuoco cadevano tutto intorno sfondando tetti e colpendo le persone uccidendole.
Sentii in quel momento che tirare Lostris era più faticoso, e la sua mano, che tenevo forte, non stringeva più la mia; mi girai e vidi che trascinavo un corpo inerte. Lostris era stata colpita alla schiena da una pietra infuocata, era morta senza un grido. Mi fermai e mi accovacciai sul suo corpo senza vita come per difenderla dagli altri detriti e pietre che continuavano a cadere. Le lacrime non riuscivano ad uscire dai miei occhi, il calore insopportabile dell'aria le asciugava insieme al sudore.
Non mi accorsi quando la colonna di fumo, ormai satura di materiale, cenere e pietre roventi, precipitò su se stessa per il suo stesso peso e investì la cittÃ**** ad una velocitÃ**** di trecento kilometri all'ora.
I tetti delle case esplosero, i capelli si incendiavano, i vestiti furono bruciati in un attimo, scoppiavano i timpani e gli occhi, e la gente colpita veniva smembrata dal materiale che saettava nell'aria.
Ci uccise tutti.
La cenere continuò a cadere, forse per nascondere la strage.
Oggi, 25 agosto. Quella che era una splendida cittÃ****, ora è una pianura grigiastra di cenere vulcanica, che ha coperto una delle più grandi tragedie della storia, lasciando ai posteri un'istantanea dell'ultimo respiro di Pompei.

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