Il mio locale

[hanen]

waaaaw, il re sa scegliere tutto, perfino lo stuff!!!

mamma;...che gusto!

[dolcenera]

Complimenti veramente per il nome del locale .... hihiihihi
No serimante.......uno staff magnifico si vede......siete molto solari
Auguri e complimenti vivissimi.
IN BOCCA AL LUPO;

[ilrediniente]

[ilrediniente]

[mehditaly]

Waaw Re! Queste immagini danno veramente voglia di venire SUBITO

[hanen]

centopercento jaw!

[dolcenera]

BELLISSSSIME FOOOOTO e soprattutto un ATTRAENTE LOCALE ................AVREI TANTA VOGLIA DI VENIRCI............ANCHE SUBIIIIIIIIIIIITO.........

[ilrediniente]

Carissimi, non so piu' la differenza tra la notte e il giorno. Questo lavoro è durissimo!!!! Mi soffermo però a riflettere sulle cose strane della vita: dopo tanti anni mi ritrovo a fare un lavoro su cui non avevo mai cogitato abbastanza. Sto conoscendo nuove cose , entrando in un mondo diverso e sconosciuto che da fuori magari lo ritenevo marginale, ma ci sono moltissime cose interessanti da sapere e considerare.
Prendiamo, per esempio, il Caffè: c'è una storia infinita dietro questa bevanda, che ogni giorno beviamo con fare veloce e superficiale. In seguito ho intenzione di postare qualche notizia, spero di fare cosa gradita.

[mehditaly]

E' vero ! Quando uno s'infiltra in un mondo ha la possibilitÃ**** di scoprire dettagli che non si vedono affatto da fuori !
Aspettiamo con impazienza le tue notizie caro Re

[ilrediniente]

Fu una mattina del 1570 che i veneziani scoprirono per la prima volta l'aroma forte del caffè. Prospero Alfino, medico-botanico, veneziano appunto, aveva soggiornato a lungo in Egitto e lì aveva scoperto la bevanda "di colore nero e di sapore simile alla cicoria". Fu così che a Venezia si aprì la prima caffetteria.
La primissima, in ordine di tempo, era stata aperta nel 1554 a Costantinopoli. In Europa, dopo quella di Venezia, fu aperta a Marsiglia nel 1659 e una ad Amburgo nel 1679.
La pianta del caffè era giÃ**** conosciuta come medicinale. Nel XVII° secolo in Piazza San Marco, sotto le arcate della Procuratie, fu aperta la prima "Bottega del Caffè". Da allora nuove botteghe sorsero in tutta la cittÃ**** diventando luoghi di incontro per discutere di affari, o per fare semplicemente quattro chiacchiere. Questa nuova idea dilagò, poi, in tutta Italia e sorsero caffetterie (chiamate, poi, comunemente caffè) che divennero importanti centri culturali, dove si incontravano scrittori, politici e studiosi d'ogni tempo. Anche i francesi gradirono la nuova bevanda: si dice che lo scrittore Balzac ne bevesse anche 50 tazzine al giorno. In Inghilterra il primo caffè fu aperto ad Oxford.
Verso la metÃ**** del '700 in tutta Europa e in America si beveva caffè.
I Turchi Ottomani bevevano caffè per tutto il giorno sostituendolo al vino, considerandolo una bevanda conviviale. Veniva chiamato infatti "vino d'Arabia" o "vino dell'Islam".
Al caffè fu intitolato il primo periodico italiano, fondato da un'illustre gruppo di illuministi lombardi, come i fratelli Pietro e Alessandro Verri, Cesare Beccaria e altri membri della "Accademia dei Pugni". Sulle pagine de "Il Caffè" si trattarono argomenti di vario genere: scienze, arti, vita sociale.
Al tempo della rivoluzione francese, i caffè erano luoghi di ritrovo dove si parlava soprattutto di politica, e dove i rivoluzionari facevano progetti e proposte; i caffè francesi erano considerati "la stampa parlata della rivoluzione", e ogni locale distinse una tendeza politica al punto che le idee di una persona venivano giudicate in funzione del caffè che frequentava.
A Napoli, tradizionalmente patria del miglior caffè italiano, c'è una simpatica usanza: quella del "caffè sospeso". Nei bar qualche avventore oltre a pagare il caffè che beve, ne paga un altro che mette a disposizione di chi, meno abbiente, viene a consumarlo successivamente, trovandosi un caffè giÃ**** pagato.