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13-01-09, 02:31   #1
Maria

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:
Dec 2008
: Viedma- Río Negro- Patagonia Argentina
: Donna
: 3,465






La lotta femminile per l'uguaglianza

Ho letto alcuni testi sulla lotta delle donne attraverso gli anni per raggiungere l’uguaglianza sociale.
La lotta per il diritto di avere una retribuzione salariale alla pari degli uomini, per poter scegliere con libertÃ**** una carriera universitaria che gli permetta di ottenere un lavoro degno, meritevole, fra tante altre premesse non meno importanti, ciò nonostante sbrigando le faccende domestiche.
Da una parte è stata una lotta necessaria giacché non era giusto camminare sempre un passo dietro all’uomo. Ma nel desiderio femminile di far vedere che nessuna attivitÃ**** le era vietata, che niente costituiva un ostacolo, mi sembra che abbiamo strafatto, che abbiamo sbagliato la strada.
La donna odierna studia all’universitÃ****, si impegna tantissimo per raggiungere dei buoni voti affinché poi, dopo la laurea, l’aiutino a trovare un ottimo posto lavorativo e quando ci riesce è costretta a dimostrare permanentemente che è stata meritevole del posto che occupa, e che non ce l’ha solo per il suo sesso.
Lo stress la domina, è tanto stanca, che non ha il tempo necessario per curare il suo aspetto fisico e osservare l’immagine che le restituisce lo specchio non è mica piacevole. Adesso incomincia un altro lavoro, quello di andare in palestra, praticare uno sport, vestirsi alla moda e continuare ad essere informata, gradevole, simpatica, attraente ed anche indipendente.
Finalmente conosce un giovane tanto brillante quanto lei e si sposano. La nostra eroina adesso deve dimostrare che può essere un’ottima casalinga senza trascurare il suo lavoro. Cerca di meravigliare il marito, cucinando dei cibi saporitissimi, esotici anzi stravaganti.
Diventa madre, in questo momento lo sforzo arriva al punto massimo. Dev’essere perfetta, giacché il senso di colpa che la circonda per tante ore dedicate alle altre attivitÃ****, la opprimono. Incominciano le riunioni della scuola, deve portare a casa un amico per giocare e divertire il proprio figlio, fare a loro una torta per condividere la merenda, festeggiare ogni compleanno, visitare lo studio del medico, del dentista e.... via discorrendo.
Io mi domando: A quale scopo abbiamo lottato? Cosa abbiamo vinto? Qual è il beneficio? Qual è la retribuzione? A che serve tutto quello che facciamo? Sono tutte domande che mi vengono alla mente ogni volta che mi sento tanto stanca.
E comincio ad osservare, la nuova generazione, cioè le nostre giovani ragazze e nessuna vuol assumere il ruolo compiuto dalle loro madri. Siccome io sono convinta che abbiamo fatto il meglio, non mi resta che domandare loro il perchè, e la loro risposta mi gela il sangue: “...Mia madre è pazza!. Io mai farò tutto quello che fa lei. Se per caso mi sposassi, cercherei un marito che abbia un buon lavoro, e se non mi sposassi, meglio ancora, non avrei tutte quelle responsabilitÃ**** di cui si lagna mia madre”.
Ma ad ogni modo farÃ**** quasi lo stesso che ha fatto sua madre, solo con alcuni vantaggi ottenuti con la nostra lottta di classe.
Ottobre 2001

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María
 

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