Blindness di Josè Saramago
Saramago guarda, osserva, descrive, narra senza bisogno, mai, di cadere nei particolari inutili. Gli unici particolari che porta alla luce sono quelli dell'anima.
In una cittÃ**** qualunque, di un paese qualunque, un guidatore sta fermo al semaforo in attesa del verde quando si accorge di perdere la vista. Gli viene diagnosticata una forma di cecitÃ**** che ben presto si rivela contagiosa: è l'inizio di un'epidemia che colpisce progressivamente tutta la cittÃ****, e l'intero paese. I ciechi sono messi in quarantena e costretti a vivere nel piu' totale abbrutimento da chi non è stato ancora contagiato, e scoprono su se stessi e in se stessi la repressione sanguinosa e l'ipocrisia del potere, la sopraffazione, il ricatto, e peggio ancora, l'indifferenza. Paradossalmente è proprio il mondo delle ombre a rivelare molte cose sul mondo che credevamo di vedere. La societÃ**** si disgrega sprofondando la morale nel buio piu' totale. Mors tua vita mea. Senza essere condizionati dal senso della vista la societÃ**** si rivela nella sua vera essenza: crudele ed egoista.
Ma anche in questa notte dell'etica dove l'uomo non si distingue piu' dall'animale, c'è una nota di dolcezza, e capita che nasca un amore che nella vita reale si ritiene impossibile: le due persone si innamorano l'uno dell'altra senza vedersi, ma solo ascoltandosi, e decidono di vivere insieme. L'amore virtuale senza internet.
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Io che voglio andare tra la gente e poi mi trovo solo, io re di tutto e re di niente, io che so la mia incapacità ma vorrei fare tutto, io re di tutto e re di niente, io con i miei castelli in aria, io con i miei sogni. Re di me stesso.
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