A MIA MADRE
In ricorrenza del giorno della Mamma, che negli USA si festeggia il 10 di Maggio, voglio contribuire con questa bella poesia di Edmundo de Amicis che chissa' pochi di voi conoscete. La studiavamo nelle scuole medie durante le lezioni d'Italiano assieme ad altre poesie come quelle di Giovanni Pascoli (Cacallina Storna) e di Giosue' Carducci (T'amo o pio bove).
Se le ritrovo, nei miei libri ammuffiti e con i capelli bianchi, ve le mandero' senz'altro.
A MIA MADRE
Non sempre il tempo la belta' cancella
O lo sfiorar le lagrime e gli affanni
Mia madre a sessant'anni
Piu' la guardo e piu' mi sembra bella.
Non ha un gesto, uno sguardo, un atto
che non mi tocchi dolcemente il cuore
Oh! Se fossi pittore farei tutta
La vita il suo ritratto
Vorrei ritrattarla quando inclina il viso
Perch'io le baci le sue trecce bianche
Oppure quando inferma e stanca
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Non chiederei a Urbino
Il pennello divino
Per coronar di gioia il suo bel volto
Vorrei poter cambiar vita con vita
Darle tutto il vigor degli anni miei,
Veder me vecchio
E lei dal sacrificio mio, ringiovinita.
Edmundo De Amicis
Grande poeta Italiano
|