: Oggetto per uso sconosciuto a forma di chitarra
ilrediniente
29-08-08, 11:52
Una cosa che ho notato da subito, quando alloggio all'estero negli alberghi o negli appartamenti presi in affitto, è la mancanza in bagno di un oggetto la cui presenza per noi italiani è ovvia: il bidet o bidè.
Bidet in francese significa "pony". Questa sembra l'antica derivazione del nome dello strumento che noi utilizziamo per lavare le parti intime, proprio perchè per utilizzarlo dobbiamo stare a gambe divaricate, proprio come se stessimo montando un cavallino. Il bidet fece le sue prime apparizioni all'inizio del diciottesimo secolo. Il precursore del bidè, il bidoaille, fu inventato nel tardo medioevo, quasi sicuramente un'invenzione francese. Curiosamente, però, in tale paese è praticamente sparito dalle stanze da bagno. Il bidet è un accessorio comunemente presente solo in Grecia, Italia, Spagna e Portogallo, in parte è presente in America Latina e in Asia e particolarmente in Giappone, dove lo si trova addirittura nei bagni pubblici.
Nel periodo dell'UnitÃ**** d'Italia i Piemontesi si impadronirono della Reggia di Caserta, sede di villeggiatura e di svaghi dei Reali Borboni del Regno di Napoli e delle Due Sicilie, e facendo l'inventario di tutte le cose esistenti nella reggia definirono il bidet come "oggetto per uso sconosciuto a forma di chitarra" !!!!! Non sapevano cosa era!!!!!!!!
Dal 1900 con l'avanzamento tecnolgico delle tubature per l'acqua il bidè, assieme al vaso da notte, divennero strumenti utilizzati nella stanza da bagno e non più in camera da letto. I primi americani che videro il bidet furono quelli che si recavano nei bordelli europei durante la seconda guerra mondiale e pensavano servisse solo alle prostitute per lavaggi intimi.
Nei bagni italiani il bidet è un accessorio che è ritenuto indispensabile e di solito è in coordinato con gli altri sanitari presenti (lavabo, vasca e water) ed è situato al lato del water o al massimo di fronte ad esso.
Mi è molto piaciuta questa breve storia del bidet, devo dire che (probabilmente perchè sono italiana) trovo sia un accessorio indispensabile e quando viaggio ne sento la mancanza!!!
ilrediniente
29-08-08, 13:33
grazie, stefania
A casa ce l'ho ;)
e confermo è indispensabile
interessante la storia del bidé, re. Noi ce l'abbiamo in quasi tutte le case, ma per uso diverso dal vostro. Lo usiamo per lavarsi i piedi!!!
Vi sembra strano, no?! Anche noi quando viaggiamo e alloggiamo in europa per esempio ci manca una cosa indispensabile e che si trova vicino al water, quel rubinetto con cui ci laviamo....
Sono gli abitudini che cambiano da continente ad altro!
ilrediniente
29-08-08, 14:21
Si, anche noi usiamo il bidet anche per i piedi. Come dici tu, ho notato anche io il rubinetto di cui parli. Ma lo trovo scomodo: sarÃ**** questione di abitudine.
Se Posso Dire La Mia
Trovo --quel Rubinetto --praticissimo
Peccato Che Da Noi Non Ci Sia
Per me il rubinetto è abbastanza pratico ed è sicuramente meglio di niente, ad esempio quando stavo in albergo non c'era il rubinetto e non c'era nenche il bidet per cui docce a go go:douche:, che può anche andare bene, ma se sei in ferie ed hai tutto il tempo che vuoi.
Certo che un bel bidet!
ilrediniente
29-08-08, 14:43
E' proprio cosi, Stefy.
Il --rubinetto -sostituisce Benissimo Il Bidet ---------basta Imparare Ad Usarlo
Non mi crederete ma a casa ho installato il rubinetto con l'acqua calda :lool:
e come si usa? io lo usavo come getto d'acqua però insomma probabilmente come dici tu lucy non lo so usare bene, ma bagnavo il "sanitario" e a volte per terra!
ilrediniente
29-08-08, 15:20
Ecco!!!!! l'emissione di acqua calda è giÃ**** un fatto positivo
Beh, non male come idea!!!!
ilrediniente
29-08-08, 15:21
Comunque il rubinetto è scomodo per me.
Come al solito il re ci propone delle discussioni molto interessanti e intriganti d'avvero......
Mi piace particolarmente questa storia del bidé!!
Io condivido il parere della Hanen e della Lucy...
Da noi il bidé si usa solo per lavarsi i piedi, è praticissimo soprattutto per la gente che fa la preghiera.....
C'è il rubinetto che per noi è veramente INDISPENSABILE, per me il viaggio diventa un incubo sapendo che il rubinetto non esiste :(
Certo che è vero è una questione d'abitudine....... ma pensate bene dove non esiste ne l'uno ne l'altro!!!!
La prima volta che mi sono trovata in questa situzione e stato durante un viaggio in Germania, un paese così lindo e noi Italiani così arretrati e poi non ci trovo il bidet!!!
Comunque per proseguire la discussione io credo che vi siano pochi paesi europei e nordici con una cultura millenaria della pulizia personale come quella che esiste nei paesi arabi(gli hammam esistono da tantissimo).
Io ricordo i racconti dei miei genitori di quando fare un bagno da noi era una raritÃ**** e delle donne in campagna che portavano gonne lunghe e mutandoni con lo spacco in modo da fare la "pipì" :timido: in piedi!
(La sapevate questa?) Ed i gentiluomini e le gentildonne di un tempo da noi andavano poco d'acqua e tanto di profumi!!!!
Siii E' Vero Nell 'ottocento O Settecento I Ricchi Non Si Lavavano
Perche' Dicevano Che Non Lavorando Non Si Sporcavano --hi--hi--hi
Ma E L'igiene Personale ???
Solo Con I Profumi !!!!
Che A Mio Parere Non Coprivano Certo Gli (odori) Personali
Cmq Io Li --rubinetto --lo So' Usare
Basta Regolare Il Getto Dell'acqua e lo considero veramente molto igienico
Oggetto per uso sconosciuto a forma di chitarra!!:lool::lool::lool:
Scusa Re ma questa tua espressione mi ha fatto veramente ridere, leggendola mi sono incuriosita, poi quando ho letto l'articolo sono scoppiata a ridere :lool:
Non credo che ci sia una persona che non lo conosca.....:neutral:
Comunque, ecco a voi una foto.....perchè non ci siano equivoci ;)
Ah non si parlava di chitarra ??!! :reflexion:
ilrediniente
31-08-08, 12:29
Questo è un bidet con un look moderno. quelli più antiquati avevano la forma suddetta. Comunque qualche volta un equivoco può capitare, ma tra il bidet e il water che come ho detto sono in coordinato. Allora la stuazione può diventare imbarazzante.
ilrediniente
31-08-08, 21:54
Era di maggio e la mia evasione era premeditata.
Due ore con la prof di chimica non mi andava proprio di farle, ho sempre odiato la chimica. Presi quella mattina solo pochi libri (non di chimica) e uscii di casa, ma avevo deciso di marinare la scuola e così mi trovai verso la periferia nord-est che si inoltra nelle pinete vesuviane: le case diventavano più rare facendo posto alle ginestre e ai pini. Camminavo sempre nelle zone più soleggiate per godermi quel dolcissimo tepore primaverile. L'unico fastidio di quel momento così spensierato e bello erano i miei libri, ogni tanto davo loro una sbirciatina, ma solo per rimproverarmi di averne portati troppi. Stavo decidendo se passeggiare ancora, oppure chiedere un passaggio in autostop e recarmi a Napoli, quando venni distratto da un lieve fremito nel mio fianco sinistro che avvertii solo perchè avevo la mano in tasca dallo stesso lato. La cosa mi incuriosì e continuai a tenere la mano in tasca sperando che si ripetesse. Infatti successe ancora, ma questa volta un po' più forte. Sembrava come un'onda che si spostava da una parte all'altra dell'addome (qualche anno dopo scoprii che in termine medico si chiama "onda peristaltica").
Mi divertiva e provavo le stesse sensazioni di quando da bambino facevo nuove scoperte, non immaginando nemmeno lontanamente la tragedia che mi stava crollando addosso. Quell'onda sotto la parete addominale passò via via ad una sensazione meno piacevole: un dolore che da puntiforme man mano si allargava a tutta la parte sinistra del basso addome, seguito dalla necessitÃ**** imminente di evacuare.Cominciai a girarmi attorno, come a cercare una soluzione, ero smarrito, cominciai ad irrigidirmi prima con i muscoli addominali, successivamente con i glutei e gli arti inferiori, rimanendo immobile in contrattura totale. Fui assalito dal panico, e dopo un po' il dolore passò lasciandomi in stato di shock, provato dal fatto che avevo una profusa sudorazione frontale e dorsale con un senso di calore insopportabile: ora non cercavo più le zone soleggiate, ma quelle in ombra per trovare sollievo a quell'arsura.
Desideravo intensamnte la mia casa e specialmente la mia stanza da bagno con tutti gli accessori: ma tornare a casa avrebbe significato confessare il mio delitto ai miei genitori, ci sarebbero state conseguenze catastrofiche. Pensai di rifugiarmi in qualche cespuglio di ginestre, ma la zona non era poi tanto isolata. Deambulavo com un robot tornando verso la cittÃ****. Ricordai allora che nelle vicinanze abitava una coppia anziana amici di famiglia, mi erano totalmente antipatici, ma sentivo che incalzava una nuova onda, e chissÃ**** se stavolta ce l'avrei fatta a resistere.
Mi recai un po' più velocemente verso l'abitazione di questi coniugi, percorsi la distanza come in apnea cercando inconsciamente di restare quanto più contratto possibile.
Arrivai ansimante al portone, era chiuso, sul lato una fila di pulsantini con i relaivi nomi e cercai a caso quello che mi interessava, ma inutilmente; lo cercai allora in modo più sistematico cominciando dalla prima fila, ovviamente il nome era l'ultimo. Le mie gambe avevano ormai preso una posizione incrociata e leggermente flessa.
Bussai. "Chi è?" disse qualcuno. Con un profondo respiro controllai l'alterazione della mia voce, risposi e .....Click.....mi aprirono.
Erano cinque piani da salire e non avevo la monetina per l'ascensore. Strinsi i denti e le natiche e mi apprestai alla lunga scalata portandomi dietro l'insopportabile peso dei libri.
Sulla porta mi aspettavano i famigerati marito e moglie, che mi accolsero con un sorriso che lasciava intravedere i molari d'oro. Mi fecero accomodare in salotto come si conviene ad un ospite di riguardo; il mio viso ormai doveva essere cianotico, ma di questo loro non se ne accorgevano guardandomi da dietro occhiali spessi un dito. Mi resi conto che il dialogo era monolaterale: l'uno faceva la domanda di cortesa e l'altra dava la risposta, mentre io restavo lÃ**** con la faccia contratta.
"Come stai?", "Ah, ma lo vedo che stai bene!!", "....e tuo padre?", "Ah, sicuramente sarÃ**** al lavoro!".......e via cosi, decine di domande e risposte senza che io intervenissi.
Continuai a resistere e a concentrarmi, finchè in una pausa del loro dialogo riuscii a dire: "Beh, ne approfitto per usare un attimo il bagno".
Non aspettai la risposta, la contrattura muscolare aveva raggiunto il top, i miei occhi erano fessure da cui dirigevo per raggiungere il bagno, mentre le mani giÃ**** avevano sbottonato il bottone dei pantaloni e si accingevano ad abbassare la lampo.
Mi sedetti, non vedevo più, stanchissimo e grondante di sudore. Bastò rilassarmi ed evacuai tutto il materiale che mi aveva rovinato la giornata.
Ero finalmente libero e felice.
Rimasi ancora qualche minuto godendo di quel riposo e del rilassamento totale con gli occhi ancora chiusi.
Riprendevo le forze un po' alla volta.
Decisi finalmente di aprire li occhi.
La prima cosa che vidi davanti a me fu.................IL WATER!!!!!!
"Oh Mio Dio!!!!!! Ma dove sono seduto?!?!?!"
Bellissima Storiella...ma Certe Volte
Nell'impeto Impellente Si Puo' Anche Sbagliare
Comunque O Sorriso All'idea !!!!
Molto divertente questa storia
Questa cosa ci fa riflettere, questo significa che il bidé doveva avere una forma diversa da quella del Water....quando troppe cose si assomigliano in un posto cosi piccolo si rischia di sbagliare....
E' vero che la storia è divertente...troppo anche, io credo pero' che l'inventore del bidé doveva pensare ad'un'altra forma per non causare equivoci come quelli che sono successi nella storia :p
Comunque bella la storia RE...a me mi ha fatto veramente sorridere e anche TROPPO :D
ilrediniente
02-12-08, 22:41
Mi si è rotto il bidet!!!!!!!! Accidenti....!!!!!!
povero REEEEEEEEE!!!!!:lool:
Da noi non ha gran importanza!!
Mi si è rotto il bidet!!!!!!!! Accidenti....!!!!!!
E allora....ora è tutto a posto??
Speriamo di si... povero RE... strano no??? Mai sentito che si rompa un bidet.. ahahahaha
ilrediniente
03-11-09, 12:28
Ma il post era vecchio di quasi un anno...
....è stato riparato a suo tempo.............tutto è al suo posto!!!!!