lucy44
09-07-08, 14:07
le donne romane si sposavano fra i 14 o 15 anni gli uomini verso i 20 anni
i padri dei due giovani fissavano senza consultare i figli il fidanzamento in base essenziale di fattori economici
il fidanzamento era molto lungo e suggellato dal dono di un anello che veniva posto all'anulare
( si riteneva infatti che nell'anulare passasse un nervo che conduceva direttamente al cuore )
la cerimonia vera e propria di matrimonio avveniva in base al ceto delle famiglie
la sposa indossava un abito bianco con calzari rossi ed i suoi capelli erano avvolti in una rete rossa
con un corteo di parenti si giungeva alla casa dello sposo arrivati davanti alla porta lo sposo chiedeva alla donna--" chi sei tu??"--ella rispondeva il proprio nome e quello dello sposo
a questo punto lo sposo sollevava la sposa ed insieme passavano sotto un giogo
(atrezzo usato per accoppiare i buoi nei lavori dei campi )
questo indicava il vincolo comune del matrimonio
la donna passava sotto l'autorita' del marito che si appropiava della dote stabilita al momento del fidanzamento
il matrimonio poteva essere sciolto per iniziativa di uno dei coniugi dicendo all'altro (riprenditi cio' che e' tuo )
ma in effetti avveniva raramente
il ripudio era considerato un atto umiliante per la donna
i padri dei due giovani fissavano senza consultare i figli il fidanzamento in base essenziale di fattori economici
il fidanzamento era molto lungo e suggellato dal dono di un anello che veniva posto all'anulare
( si riteneva infatti che nell'anulare passasse un nervo che conduceva direttamente al cuore )
la cerimonia vera e propria di matrimonio avveniva in base al ceto delle famiglie
la sposa indossava un abito bianco con calzari rossi ed i suoi capelli erano avvolti in una rete rossa
con un corteo di parenti si giungeva alla casa dello sposo arrivati davanti alla porta lo sposo chiedeva alla donna--" chi sei tu??"--ella rispondeva il proprio nome e quello dello sposo
a questo punto lo sposo sollevava la sposa ed insieme passavano sotto un giogo
(atrezzo usato per accoppiare i buoi nei lavori dei campi )
questo indicava il vincolo comune del matrimonio
la donna passava sotto l'autorita' del marito che si appropiava della dote stabilita al momento del fidanzamento
il matrimonio poteva essere sciolto per iniziativa di uno dei coniugi dicendo all'altro (riprenditi cio' che e' tuo )
ma in effetti avveniva raramente
il ripudio era considerato un atto umiliante per la donna