Maria
20-09-09, 15:16
Voglio condividere con voi un momento felice della mia professione. 20 giorni fa ho partecipato a un intervento chirurgico inedito per la mia citt****.
Due mesi fa c'è stato nel ospedale in cui lavoro, un parto trigemellare. Erano tre femmine, una purtroppo è nata morta, l'altra è vissuta solo un paio di ore, ma l'ultima che si chiama AILIN ha deciso lottare per la sua vita e come!!!:)
Ail****n pesava al momento della nascita solo 405 grammi e aveva un dotto arterioso pervio, che adesso vi spiego cos'è:
Il dotto arterioso è una struttura che rimane pervia durante lo sviluppo fetale per effetto di livelli elevati di prostaglandine. A seguito della nascita diminuisce la produzione di prostaglandine e la tendenza naturale del dotto è di chiudersi spontaneamente nei primi tre giorni di vita. Nei nati prematuri, soprattutto in quelli con problematiche di distress respiratorio, la chiusura dal dotto non si completa ed è probabile che quest'ultimo rimanga pervio La persistenza può complicare lo sviluppo del nato pretermine con insorgenza di emorragia intraventricolare, enterocolite necrosante, displasia broncopolmonare e morte.
La questione è che questa bimba essendo nell'incubatrice, dopo due mesi ha raggiunto il peso minimo per sopportare l'intervento. Come vi ho raccontato l'abbiamo intervenuta 20 giorni fa, in quel momento Ail****n aveva 2 mesi di vita e pesava 1050 grammi.
La tecnica chirurgica che abbiamo fatto è la legatura del dotto arterioso attraverso una toracotomia (apertura del torace). L'intervento propriamente detto è durato appena 8 minuti e fortunatamente Ail****n si trova molto bene e quando raggiunga i due chili di peso potr**** lasciare l'incubatrice.
Quando l'intervento è finito... eravamo tutti contenti, dopo sono rimasta sola, e mentre sistemavo tutto quello che abbiamo usato... ho pianto tantissimo. Credo sia stato uno dei momenti di più stress nella mia lunga carriera (28 anni) come ferrista.
Due mesi fa c'è stato nel ospedale in cui lavoro, un parto trigemellare. Erano tre femmine, una purtroppo è nata morta, l'altra è vissuta solo un paio di ore, ma l'ultima che si chiama AILIN ha deciso lottare per la sua vita e come!!!:)
Ail****n pesava al momento della nascita solo 405 grammi e aveva un dotto arterioso pervio, che adesso vi spiego cos'è:
Il dotto arterioso è una struttura che rimane pervia durante lo sviluppo fetale per effetto di livelli elevati di prostaglandine. A seguito della nascita diminuisce la produzione di prostaglandine e la tendenza naturale del dotto è di chiudersi spontaneamente nei primi tre giorni di vita. Nei nati prematuri, soprattutto in quelli con problematiche di distress respiratorio, la chiusura dal dotto non si completa ed è probabile che quest'ultimo rimanga pervio La persistenza può complicare lo sviluppo del nato pretermine con insorgenza di emorragia intraventricolare, enterocolite necrosante, displasia broncopolmonare e morte.
La questione è che questa bimba essendo nell'incubatrice, dopo due mesi ha raggiunto il peso minimo per sopportare l'intervento. Come vi ho raccontato l'abbiamo intervenuta 20 giorni fa, in quel momento Ail****n aveva 2 mesi di vita e pesava 1050 grammi.
La tecnica chirurgica che abbiamo fatto è la legatura del dotto arterioso attraverso una toracotomia (apertura del torace). L'intervento propriamente detto è durato appena 8 minuti e fortunatamente Ail****n si trova molto bene e quando raggiunga i due chili di peso potr**** lasciare l'incubatrice.
Quando l'intervento è finito... eravamo tutti contenti, dopo sono rimasta sola, e mentre sistemavo tutto quello che abbiamo usato... ho pianto tantissimo. Credo sia stato uno dei momenti di più stress nella mia lunga carriera (28 anni) come ferrista.